miércoles, 22 de marzo de 2023

RINO CALTAGIRONE CRITICA LA FESTA DI SAN GIUSEPPE 2023 A VALGUARNERA

Il giornalista Valguarnerese Rino Caltagirone, diciamo che raccoglie le lamentele dei tanti turisti che giorno 18 e 19 marzo arrivati a Valguarnera si iniziano a perdere e trovano supermercati e panettieri chiusi... 
Tanta gente sui social non ha apprezzato questo articolo, io pero si, credo abbia fatto delle buone osservazioni e adesso andrò ad analizzarlo con voi. 

Valguarnera. Festa di San Giuseppe, boom di presenze. Apprezzata dai visitatori, ma occorre ancora la cura di alcuni dettagli

Valguarnera. Con bellissimi fuochi d’artificio al campo sportivo, si è conclusa domenica sera l’edizione 2023 della Festa di San Giuseppe. La festa, per antonomasia, “più bella di Sicilia” ove fede, folclore e tradizioni si mescolano a vicenda. Una festa, come già anticipato, che ha avuto in questa edizione, dopo tre anni di fermo per la pandemia, il boom di presenze turistiche, con i B&B esauriti da diverse settimane. Circa cinquemila infatti, sarebbero stati i turisti presenti in paese nelle giornate del 18 e 19 marzo, con la punta massima registratasi nella mattinata di domenica 19. Secondo i dati fornitici, i camperisti presenti sarebbero stati intorno ai 100 – 120, dislocati in gran parte nel villaggio Aldisio ed una trentina di pullman provenienti da ogni parte della Sicilia. A questi ci sono da aggiungere centinaia di famiglie provenienti dai paesi limitrofi. Ad esaltarne i contenuti, come al solito, le famose tavolate in onore del Santo, ben 19 quest’anno, forse record assoluto, i cavalli bardati a festa accompagnati dalla solita marcetta della banda musicale che portano del grano al Patriarca in segno di devozione o di grazia ricevuta, la processione della Sacra Famiglia e la famosa sfilata di cavalli a mezzogiorno, ben 50, per le vie della città.

Rilevante per la riuscita della Festa, l’impegno profuso dalla Parrocchia presieduta da don Enzo Ciulo, dai cavalieri, dalle numerose associazioni locali e dalla stessa Amministrazione comunale. Una citazione a parte la meritano i panificatori locali, veri e propri maestri nella preparazione del pane caratteristico che rappresenta una vera e propria opere d’arte. Però, anche se alla fine l’organizzazione ha retto, ci sono sicuramente delle cose da migliorare e perfezionare, se vogliamo veramente che questa festa entri a pieno regime in un circuito turistico regionale, avendone tutte le caratteristiche. Bisogna cercare di curare ogni singolo dettaglio, perché alla fine sono proprio questi che fanno la differenza. 


Qui il Calta inizia con le critiche:


Ci riferiamo innanzitutto, ad un piano prestabilito per il parcheggio dei campers ed alla cartellonistica posta agli ingressi del paese che indichi i punti ove poter parcheggiare, senza che girino a zonzo, che entrino nelle vie principali e senza che chiedano a destra e a manca ove poter andare. 

(Aggiungerei di mettere in giro per il paese dei ragazzi che aiutino i forestieri)

Occorre un numero cospicuo di bagni chimici da piazzare nei punti di alloggiamento dei campers dei pullman e lunghe le strade cittadine; occorrono dei bus navetta che trasportino i turisti dai luoghi di parcheggio al centro di città; occorrono in via Sant’Elena dei punti luce per gli hobbisti e non dei generatori di corrente che si staccano continuamente; occorre infine, e questo lo ripetiamo da diversi anni, che i supermercati e i panifici rimangano aperti nella mezza giornata del 19, per agevolare i visitatori. Cose sicuramente tutte risolvibili, occorre solo maggiore attenzione.

Ciò che non è piaciuto a tanta gente è proprio quest'ultimo messaggio che su Facebook è stato criticato da parecchi tra cui un panificatore Mario Di Marco

vi posto qui le foto



Rino Caltagirone


FONTE: https://www.vivienna.it

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