miércoles, 21 de octubre de 2020

Si sta consumando ormai da tempo un lento olocausto, senza docce di gas, ma con mille altri artifici, più moderni,

 IL LAVORO RENDE LIBERI


Coloro che hanno modificato il significato letterale della parola “NEGAZIONISMO”, termine riferito al mancato riconoscimento, da parte di alcune persone, dell'olocausto degli ebrei, detto anche "Shoah", perpetrato dai nazisti, sono gli stessi che invece impunemente stanno compiendo nuovamente l’OLOCAUSTO.
Metaforicamente, ma non troppo, l'Italia è come un grande campo di concentramento all'interno del quale ognuno crede di potersi spostare, con cautela, mentre in realtà non lo è, ce lo dimostra la volontà di mantenere nelle strade l’esercito con la “scusa” di vigilare sull’inutile uso, dei cittadini, di una mascherina che certo non serve a proteggere dal “famosovirus”.
Si sta consumando ormai da tempo un lento olocausto, senza docce di gas, ma con mille altri artifici, più moderni, oggetti, intrighi, cose e persone che riescono anche ad "ipnotizzare" in termini negativi, con scopi malvagi gran parte di popolazione, che quasi sembra essere felice di consegnare la propria vita in mano a quattro sciacalli ignoranti, burattini essi stessi, telecomandati da lontano da chi ha, di fatto, in mano il controllo del nostro Paese.
Un vampiro di razza, muove la faccina smorfiosa del fantoccio di turno, il quale risulta essere anche incapace di dare comunicazioni congruenti, intelligibili e schiette, oltre che razionali, o per lo meno di buon senso.
Comunicazioni basate su quello che si chiama "doppio legame" dove solo apparentemente l'interlocutore ha una possibilità di scelta. Sì, apparentemente, poichè, vengono offerte due opzioni di risposta che portano comunque sempre laddove vuole il "capetto" di turno.
Lentamente, si muore tra menzogne, dati falsi, numeri bugiardi, voglia ossessiva di denaro e di potere, di quelli che hanno regalato l'Italia con tutti gli italiani a chi abbisogna della nostra penisola, come corridoio libero, per far passare merce "altra".
Noi cittadini, diamo fastidio, la nostra presenza è diventata scomoda e ingombrante per la smania ossessiva di pochi che vogliono sempre più soldi e potere e che per ottenerli non hanno il minimo pudore, la minima vergogna, il minimo freno inibitorio a fare tutto quanto in loro potere per poterci eliminare in un modo o in un altro.
L'OLOCAUSTO, l'eliminazione in atto non è solo fisica, si è già da tempo provveduto a "spegnere" le menti della popolazione, si è provveduto a togliere spazio agli intellettuali “liberi”, considerati la minaccia primaria, quelli che possono aiutare gli altri ad una comprensione più ampia delle cose. Sono rimasti visibili solo quelli che si vendono al miglior offerente, coloro che praticano la “prostituzione intellettuale”, in buona compagnia di altrettanti cosiddetti “giornalisti”, sostituiti addirittura da cantanti e attricette e opinionisti tuttologi da bancarella.
E’ vero che "il lavoro rende liberi", appunto per questo, toglierci la possibilità di lavorare e di vivere, ci sta togliendo la libertà.
Libertà che hanno già perso quelli che sono stati condotti al suicidio per il fallimento delle loro attività lavorativa, libertà che perde chiunque sia impossibilitato a vivere dignitosamente.
Con i de-cretini sono stati lesi i diritti umani. Il diritto al mantenimento delle relazioni umane, sociali, il diritto alla privacy, il diritto alla libertà personale, il diritto alla libera scelta di cura.
Con l'insulto e lo stupro della COSTITUZIONE italiana è stata inferta una ferita esiziale alla democrazia, che già era in precario equilibrio.
Con gli imperativi che vomita in maniera martellante la tv di stato che indica quali giornali leggere, anzi quali editori seguire, si sta perseguendo una volontà totalitaria di uccidere il “pensiero critico” delle persone, si stanno deresponsabilizzando gli animi, il potere ha l'unico obiettivo di comandare le nostre menti e i nostri pensieri e i nostri corpi.
L'olocausto sta uccidendo lentamente i rapporti umani, le relazioni affettive, la capacità e la necessità delle persone di stare "vicine" anche fisicamente, questo porterà all'azzeramento delle nuove nascite e se qualcuno riuscirà comunque a procreare, i bambini saranno irrimediabilmente resi incapaci di sviluppare il proprio sistema immunitario. S.R.


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