Il moldavo ha cercato le minorenni per sentirsi ispirato. E una volta che queste sono arrivate davanti ai suoi occhi, lui ha preso a masturbarsi. Una volta lo ha fatto in macchina, un’altra al parco e successivamente si è esibito per strada. Alla luce del giorno. E sempre aspettando le bambine. Segnalato dai passanti. Beccato in flagranza in tutte e tre le occasioni. Denunciato e condannato in primo e secondo grado dalla corte d’Appello di Trieste per atti osceni. Fino a quando la corte di Cassazione (sentenza numero 30798 - Presidente Amoresano - Relatore Gentili) non lo ha assolto. Depenalizzando la sua condotta oscena.
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