Ieri ho scritto un post che parla del grande problema del lavoro in Italia, il Papa e Mattarella avranno monitorato e l' avranno letto di sicuro, guardate un po l' articolo di questa mattina che è uscito sulla Repubblica sembra quasi una risposta al problema che avevo posto ieri io.
Post che ho scritto ieri io venerdì 9 giugno 2017
Tutti parlano della possibile scarcerazione di Riina, tra cui tanti procuratori antimafia, politici, e famigliari delle vittime. Io mi chiedo una cosa, ma perchè non parlano delle migliaia di vittime del non lavoro, che soffrono in Italia? dato che siamo una repubblica fondata sul lavoro, il governo deve impegnarsi a diminuire la disoccupazione e dare subito il reddito di cittadinanza, dato che in altre nazioni come Francia, Germania, Belgio, ecc ecc chi non lavora ha d' obbligo un sussidio.
Giorno dopo giorno lo Stato Italiano uccide la dignità di tanti giovani Italiani che per trovare un lavoro devono obbligatoriamente andare fuori, invece di lamentarvi per la scarcerazione del Capo dei Capi Toto' Riina, perchè non applicate queste leggi per rilanciare l' economia, bloccando l' arrivo dei tantissimi clandestini? clicca qui per vedere il post
Articolo stampa di oggi che è uscito sulla Repubblica Sabato 10 giugno 2017
UN IMPEGNO COMUNE da parte delle istituzioni e delle forze politiche per affrontare l'emergenza migranti e garantire la dignità attraverso il lavoro: il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha accolto al Quirinale Papa Francesco, ha sottolineato come la politica debba impegnarsi soprattutto per l'emergenza lavoro e deve "agire con crescente impegno affinché prevalgano condizioni di equità, e quindi di stabilità sociale e concordia: questo è un obiettivo che deve trovare prioritaria applicazione nei confronti dei giovani". "Questa stagione - ha continuato il capo dello Stato - ne sta mettendo a dura prova le prospettive di vita personale mettendo a rischio il buon futuro dell'intera società".
Mattarella ha insistito sul fatto che "l'occupazione, e la dignità - che ad essa è intrinsecamente legata - deve costituire il centro dell'esercizio delle responsabilità di istituzioni e forze sociali, così da prevenire e curare fenomeni di emarginazione, povertà, solitudine e degrado".
Alle parole del capo del Quirinale, Bergoglio ha replicato, riferendosi "a tutti coloro che hanno responsabilità in campo politico e amministrativo ", dai quali "ci si attende un paziente e umile lavoro per il bene comune, che cerchi di rafforzare i legami tra la gente e le istituzioni, perché da questa tenace tessitura e da questo impegno corale si sviluppa la vera democrazia e si avviano a soluzione questioni che, a causa della loro complessità, nessuno può pretendere di risolvere da solo".
Anche la crisi migratoria è stata al centro del colloquio tra Papa Francesco e Mattarella. "È chiaro che poche Nazioni non possono farsi carico interamente del fenomeno migratorio - ha detto Bergoglio -, assicurando un'ordinata integrazione dei nuovi arrivati nel proprio tessuto sociale. Per tale ragione, è indispensabile e urgente che si sviluppi un'ampia e incisiva cooperazione internazionale". Governare il flusso dei migranti, ha replicato Gentiloni, "richiede un comune impegno da parte della comunità internazionale, dei Paesi di provenienza e transito, di quelli di approdo e - per quanto ci riguarda più da vicino - dell'intera Unione Europea. I problemi, i grandi problemi di questa epoca, se affrontati con un approccio inadeguato e angusto e con scarsa lungimiranza, rischiano di travolgerci". Da qui l'appello a lavorare insieme: "Ciascuno, nei suoi comportamenti quotidiani, le Istituzioni nella loro azione e i Paesi tutti, possono ottenere risultati soltanto se decidono di agire insieme" ha concluso.
L'incontro è stata anche l'occasione per parlare del clima, tema particolarmente caldo, soprattutto dopo le ultime dichiarazioni del presidente Usa, Donald Trump, sugli accordi di Parigi. Il rispetto dell'ambiente nell'ambito della responsabilità politica è una priorità. "Rappresenta un paradosso quello di un pianeta nel quale la crescita economica è, da una parte, necessaria ma dall'altra, quando perseguita con intenti di sfruttamento, è
anche concausa di grandi catastrofi e di fenomeni globali incontrollati, come il riscaldamento del pianeta", ha detto Mattarella, richiamando "la profonda meditazione" del Pontefice attraverso l'enciclica "Laudato sì". clicca qui per vedere l' articolo sul sito la repubblica
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