Sempre più genitori decidono di non condividere informazioni sui propri figli. Il timore è qualcuno possa utilizzare a sproposito immagini e dati sensibili. Ma esiste anche un rischio per la sicurezza
Siete dei genitori soddisfatti, i vostri figli sono ancora troppo piccoli per farvi la guerra, e abbastanza cresciuti da non strillare tutta notte. Non passa giorno senza che i marmocchi facciano qualcosa che meriti di essere immortalato con il vostro smartphone: la prima parola, il primo disegno comprensibile, la faccia imbrattata di omogeneizzato. Nell’ansia di cristallizzare ogni momento voi scattate, filmate, archiviate tonnellate di contenuti che poi, senza pensarci troppo, condividete su Facebook e su altri social network
continua a leggere l' articolo