Mazzarino. Con le scene della
processione del "Ss.mo Crocifisso dell'Olmo" si chiudono le riprese del
film "Pagate fratelli" di Salvo Bonaffini. La pellicola cinematografica
(dopo 3 anni di intenso lavoro, dalla sceneggiatura al set, a cura della
produzione "fuori dal recinto") è pronta per la fase di sviluppo e si
prevede l'uscita nelle sale cinematografiche entro l'anno. Il racconto
dello scandalo che coinvolse il convento di Mazzarino negli anni '50 con
fatti di estorsione e omicidi, ha scatenato aspre critiche ma non sono
mancati gli apprezzamenti per un'operazione considerata "coraggiosa". «Sin
dal primo giorno il film ha fatto parlare di sé - afferma il regista
(che ha volutamente romanzare certi aspetti) - abbiamo assistito ad una
sorta di censura preventiva. Non è stato semplice costruire dal nulla un
set cinematografico ambientato negli anni 50 e 60, con decine e decine
di location, ma grazie alla forza, alla passione e al sostegno di tutta
la produzione e degli attori ce l'abbiamo fatta. Non ci siamo fatti
mancare neanche le riprese aeree. In questi giorni la gente di Mazzarino
si è avvicinata al set per chiedere autografi agli attori e ha potuto
vedere l'enorme lavoro che c'è dietro questo film. Ringrazio tutti
gli attori, il mazzarinese Rocco Turone per aver portato Cinecittà (dove
lavora da 40 anni) a Mazzarino, il grande Romualdo per il trucco, gli
aiuto regista Pierangelo Millitarì e Antonio Iannucci, Salvatore
Azzolina, le costumiste Enza Vaccaro e Barbara Palandro, gli
sceneggiatori Renzo Gatto e Daniele Russo. Ringrazio le oltre 500
comparse, i fotografi, il sindaco Vincenzo D'Asaro e padre Russo. E'
stato un bel gioco di squadra, un lavoro delicato che spero porterà i
suoi frutti. Penso che si potrebbe creare una sorta di film commission
per attirare altre produzioni. Abbiamo belle location e siamo in grado
di ospitare produzioni grosse». «Insomma - aggiunge l'attore
Benedetto Lo Monaco, che interpreta padre Carmelo - i mazzarinesi si
abituano all'idea e iniziano a comprendere che questo prodotto può
costituire uno strumento di promozione per il paese, le sue campagne, il
suo bellissimo centro storico artistico, i suoi prodotti tipici, le sue
tradizioni religiose che sono riprese all'interno del film, come la
secolare processione del Crocifisso. Sono certo che il film avrà tanta
fortuna determinata anche dalla scelta del momento in cui uscirà».«Sono
stato felice - ha detto Salvatore La Mantia (in arte Totino) - di
vedere una produzione tutta siciliana e giovane. Sicuramente è
un'opportunità per questa città, vedi come sono cambiati i luoghi con la
cinematografia o con i grandi eventi sportivi. Con Mazzarino c'è un
legame particolare, basta sapere che "Toti e Totino" artisticamente
nascono grazie ad un grande sacerdote, don Franco Solarino, che ha dato
tanto a questa comunità». Il territorio di Mazzarino è stato set
cinematografico nel 1962 con "Un uomo da bruciare" film drammatico in
bianco e nero (premiato al Festival di Venezia) diretto da Valentino
Orsini e i fratelli Taviani, ispirato alla vita del sindacalista
Salvatore Carnevale.
Il film fu girato a Monte Formaggio, e
interpretato da Gian Maria Volontè, Turi Ferro, Marina Malfatti, Didi
Perego, Lidia Alfonsi e Carmen Villani. Inoltre nel 2001 un'altra troupe
ha lavorato al castello "u cannuni" di Mazzarino (residenza nel film di
Tano Cariddi) per girare la "Piovra 10" con Remo Girone.
Concetta Santagati
Concetta Santagati
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